"Dei vertebrati, degli invertebrati"
Interno Poesia Editore
Dialoga con l’autore Luigi Oldani
I vertebrati e gli invertebrati protagonisti delle poesie di questo volume sono animali, vegetali, ma anche nuvole, stelle, bicchieri, tutto quanto di animato e inanimato popola il nostro mondo. La poesia di Giuseppe Grattacaso scopre relazioni profonde e affinità imprevedibili,nella convinzione che ogni essere e ogni cosa siano agli altri legati da un comune destino. Ne deriva la sorprendente rivelazione di essere parte di un universo disordinato e senza scopo, eppure in qualche modo denso di significati e di sorprese. Con un fraseggio musicale, scandito dal ritmo degli endecasillabi, e un lessico controllato, popolato di immagini visionarie che veicolano spericolate e solide riflessioni sulla nostra presenza nel mondo, i versi ci portano dentro un paesaggio in cui siamo costretti a smarrirci e a ritrovarci, a ignorarci e a uscire allo scoperto: «siamo, la margherita, la verbena / il giglio, l’erba, la lattuga, poi / la polvere dispersa che dimentica / d’essere stata un tempo l’esistenza / della mano, dell’occhio, ora minima /presenza, particella, micrometro, / che un giorno nel cammino incontrerà / asteroide o fango o nucleo di cometa / e si disperderà prossima al sole».
Giuseppe Grattacaso è nato a Salerno nel 1957. Il suo primo libro di poesia è Devozioni (1982), i più recenti Confidenze da un luogo familiare (2010), La vita dei bicchieri e delle stelle (2013), entrambi editi da Campanotto, e Il mondo che farà (Elliot, 2019). Nel 2015 ha pubblicato il libro di racconti Parlavano di me (Effigi). Ha curato L’intelligenza dei fiori di Maurice Maeterlinck (Elliot, 2022) e Le farfalle. Epistole entomologiche di Guido Gozzano (Interno Libri, 2023). Nel 2024 ha pubblicato Una felicità nuova. Riscoprire la poesia di Pascoli per Treccani Libri. Svolge un’intensa attività critica per riviste culturali, poi raccolta nel blog “i bicchieri e le stelle”.