"La letteratura ci salverà dall'estinzione"
Einaudi
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«L'umanità rischia di scomparire. È la sfida più grande nella storia della nostra specie. Bisogna cambiare i modi di pensare che hanno provocato il danno. La letteratura, sorgente antica e sempre viva d'invenzione, può stimolare questa metamorfosi.»
«Un libro colmo di importanti intuizioni sui dilemmi dell'arte e della letteratura in un'era di crisi planetaria» – Amitav Ghosh
Per stimolare un radicale cambiamento di rotta di fronte ai rischi dell'Antropocene basterebbe mettersi nei panni di chi vivrà dopo di noi. Farsi cioè «acrobati del tempo» – afferma Carla Benedetti, citando Günther Anders. Ma non è cosí semplice. C'è resistenza a guardare lontano nel futuro. L'empatia scatta per i viventi di oggi, non per quelli che devono ancora nascere. Occorre una metamorfosi. E cosa c'è di piú potente della parola per mutare il nostro modo di ragionare e di sentire? Le opere del presente e del passato, da Omero a Amitav Ghosh, formano un campo di forze capace di liberare energie che portano in un'altra direzione. Dove l'economia, il diritto e la politica continuano a fallire, forse la letteratura e la filosofia potranno salvarci dall'estinzione.
Carla Benedetti, saggista e critica letteraria, insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Pisa. Ha studiato in Francia, è stata fellow dell'Italian Academy alla Columbia University e ha insegnato Teoria della letteratura alla New York University e alla University of Chicago. È autrice di saggi e monografie sulla narrativa italiana e francese, la teoria della letteratura e la filosofia del linguaggio. Il suo libro Pasolini contro Calvino (Bollati Boringhieri 1998) ha suscitato un acceso dibattito, così come L'ombra lunga dell'autore. Indagine su una figura cancellata (Feltrinelli 1999 – Cornell University Press 2005) e Il tradimento dei critici (Bollati Boringhieri 2002). Il suo ultimo libro è Disumane lettere. Indagini sulla...