Un incontro tra due voci contemporanee che, in maniera del tutto casuale, hanno ambientato il proprio romanzo nell'Italia del 2032. Infatti Il paese più bello del mondo di Luca Zorloni e Il trentunesimo giorno di Dario Tonani (Mondadori) si svolgono nello stesso anno e anche in due località vicine. Nel romanzo di Luca Zorloni (direttore di Wired Italia) l'unica strada per uscire dalla crisi è quella del turismo e per alimentarla le città si sono trasformate in enormi parchi giochi. Una realtà neanche troppo lontana, se si pensa alla deriva dell'over turismo di quest'ultimo anno. Una serata in cui aprire un confronto, non solo letterario, su similitudini e differenze delle due visioni distopiche.
Modererà l'incontro Simona Buscaglia, giornalista
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"Il paese più bello del mondo"
Di Luca Zorloni (bookabook)
Italia, 2032: le città d'arte sono diventate parchi a tema in cui si rievoca la Storia, regalando ai turisti stranieri l'opportunità di fare un viaggio indietro nel tempo, nella Venezia di Goldoni o nella Firenze di Dante. A prima vista, sembra che il governo voglia dare importanza ai monumenti storici, considerati il "petrolio" nazionale, ma dietro la facciata si nasconde un sistema di oppressione, che costringe i cittadini a prestare servizio nei parchi e a obbedire ciecamente al regime. La Rete però non ci sta, vuole rovesciare la situazione. Per farlo, deve mettere le mani su un tesoro segreto e la chiave per farlo è Annibale Manin, un'anonima e onesta guida turistica veneziana. Ligio al dovere, si tiene lontano dai guai sperando in una promozione, che pare arrivare quando riceve dal governo l'incarico di accompagnare per la città lagunare due turisti danarosi.
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"Il trentunesimo giorno"
Di Dario Tonani (Mondadori)
Piogge torrenziali flagellano da un mese ogni angolo del pianeta. Il globo è avvolto in una cortina compatta di nuvole, in balia di eventi climatici estremi e devastanti che decimano la popolazione terrestre. Il trentunesimo giorno il cielo si apre e dalle ultime nubi si affacciano stormi di sagome fluttuanti. Sono cadaveri. Migliaia, milioni di corpi privi di vita che galleggiano in balia del vento e delle correnti d'alta quota. Da dove arrivano, come sono finiti lassù? Perché non cadono (e qualcuno di loro esplode)? In un mondo al collasso la sopravvivenza è un sottile equilibrio tra meschini espedienti quotidiani, mentre terrore e superstizione dilagano e la scienza ufficiale non riesce a dare un perché.