''Crimini Felsina''
Minerva Edizioni
Dialoga con l'autore Cristiano Bendin
Bologna non dimentica. Bologna vuole tenere viva la memoria. Lo fa ogni anno, dopo quel maledetto 2 agosto 1980, nel ricordare la strage alla stazione. Ma all’ombra delle Due Torri ci sono molto altre storie di sangue che non possono, e non devono, cadere nell’oblio. "Crimini Felsina", volume che inaugura la collana Ade, rappresenta tutto questo. Otto storie, otto sanguinosi capitoli consumati nella città e nei suoi 3700 Km2 di estensione, dagli anni Cinquanta fino a oggi. Cosa spinse la banda di Paolo Casaroli, il primo rapinatore di banche, a quelle sanguinose azioni? Perché quell’orrore e quella cattiveria nei confronti della piccola Sara Jay? Cosa c’è dietro al misterioso omicidio del tassista Giorgio Camorani? Qual era il vero movente dell’assassinio di Francesca Alinovi, illuminata artista e importante critico degli anni Ottanta? E ancora: come si può diventare un killer a 16 anni, freddare un amico e nasconderlo in un pozzo a un passo da casa?